19/03/2011
Radioattività ed alghe

Tutte le alghe brune hanno nella parete cellulare una sostanza importantissima, l'acido alginico. L’acido alginico ha due proprietà importanti: innanzi tutto non viene assorbito dal nostro organismo, inoltre ha proprietà gelificanti.
Questa molecola forma delle masse gelatinose in grado di assorbire metalli pesanti tra cui piombo, cadmio, mercurio ed altre sostanze tossiche, impedendone l’assorbimento da parte dell’organismo. Per questo viene impiegato come valido depurativo. L’alga non presenta tossicità. L'acido alginico e i suoi sali sono noti per l’elevata capacità di scambio e le proprietà chelanti in grado di eliminare dall’organismo i metalli pesanti e numerose altre sostanze tossiche.L’alginato sodico solubile, reagendo con il piombo o con altri metalli pesanti, forma dei chelati insolubili destinati ad essere espulsi dall'organismo attraverso le feci. Quest’ultima sorprendente proprietà fa delle alghe un alimento indispensabile nella dieta di tutti coloro che sono costretti a vivere in ambienti particolarmente contaminati. Un'altra importante utilizzazione dei prodotti algali è data dall'algina e dagli alginati.
L'importanza dell'acido alginico è dovuta in realtà dai suoi sali (di sodio, potassio, magnesio). La viscosità dell'algina è la sua proprietà più importante, anche se essa varia molto da specie a specie; su di essa si può influire in larga misura aggiungendo piccole quantità di sali (solfati, cloruri e carbonati di sodio). Altre proprietà sono quella emulsionante, quella di scambio ionico e quella di poter trasformare i suoi sali alcalini solubili in sali insolubili di metalli pesanti (con importanti risvolti industriali) .L'alga che ne contiene la % maggiore è la Durvillea Antarctica, un’alga bruna che cresce nelle fredde acque dell’Antartico e contiene fino al 48% di acido alginico.
Altre "consorelle" sono la Spirulina Platensis, il Chondrus Crispus ed il Fucus Vesciculosus. Potrà trovare queste essenze nelle migliori farmacie omeopatiche e/o erboristerie: indispensabile, comunque, il controllo medico e/o del farmacista/erborista, in quanto alcune delle sostanze contenute in questi estratti possono superare la barriera placentare o passare nel latte, dopo il parto.
In allegato troverà un'interessante applicazione delle proprietà della spirulina.
Ancora auguri e cordiali saluti
G.Pattera


Radioattività ed alghe

Nell'agosto del 1945 la seconda bomba atomica statunitense, dopo quella di Hiroshima, fu sganciata sulla città di Nagasaki.

Il Dr S. Akizuki, che lavorava in un ospedale ad appena un miglio dal centro dell'esplosione, raccolse tutti i pazienti sopravvissuti nei sotterranei del fabbricato distrutto e, con mezzi di fortuna, li nutrì con una strettissima dieta a base di riso integrale, miso (un fermentato a base di soia) ed alghe.

A differenza dei degenti di altri ospedali che perirono nei giorni susseguenti a causa delle radiazioni, quelli del Dr. Akizuki, incluso egli stesso ed i suoi collaboratori, si salvarono tutti.(1)

Akizuki dichiarò che aveva agito istintivamente e non sapeva con esattezza perché la sua dieta avesse operato il miracolo, ma la sua esperienza, insieme con altre osservate in casi individuali anche a Hiroshima, ispirarono alcuni scienziati a condurre ricerche sul meccanismo tramite il quale alcuni alimenti o sostanze potessero proteggere dalle radiazioni ionizzanti e dai tumori.

Nel 1964 ricercatori del Gastro-Intestinal Laboratory della McGill University di Montreal dimostrarono che gli alginati contenuti nelle alghe riducevano fino all'80% la quantità di stronzio assorbito dall'intestino. Si osservò che l'alginato di sodio contenuto nelle alghe brune "agganciava" il composto radioattivo che veniva successivamente escreto dal corpo.(2)

In successivi esperimenti, compiuti negli anni '70, scienziati giapponesi verificarono che, introducendo alginato di sodio estratto da alghe in cavie assieme a calcio e stronzio, si constatava una riduzione dell'assorbimento dello stronzio a livello osseo fino all'80%, senza che ciò interferisse con quello del calcio.(3)

In un suo libro(4), nel quale comparava ed elaborava vari studi sia statunitensi sia giapponesi, Steven Schecter afferma: "Non esiste nessun altro gruppo di alimenti maggiormente protettivo nei confronti di elementi radioattivi e di altri contaminanti ambientali delle alghe. Esse possono prevenire l'assimilazione di diversi radionuclidi e metalli pesanti come cadmio, bario, zinco ed altre pericolose sostanze presenti nell'ambiente. "

Recentemente alcuni studi sulle microalghe hanno individuato nuove sostanze, le fitochelatine, con importanti proprietà disintossicanti dai metalli pesanti. Lo vedremo prossimamente.

1 M. Kushi, The Cancer Prevention Diet, Japan Publications
2 Canadian Medical Association Journal 91: 285-88
3 Yukio Tanaka et al., Studies on Inhibition of Intestinal Absorption of Radio-Active Strontium, Canadian Medical Association Journal 99:169-75
4 S. Schecter, Fighting Radiation with Foods, Herbs and Vitamins, East-West Health Books, 1988


   
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